Milano – Palazzo della Regione Lombardia, Auditorium Giorgio Gaber
Segreteria Scientifica:
Lorenzo Pavesi, Fondazione IRCCS Fondazione Maugeri, Pavia
Paolo Pedrazzoli, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia
Andrea Sagona, Istituto Clinico Humanitas, Milano
Adele Sgarella, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia
Corrado Tinterri, Humanitas Cancer Center, Rozzano (Mi)
Il cancro al seno costituisce la patologia tumorale più frequente nelle donne rappresentando la seconda causa di morte in Europa e per tale motivo il Parlamento Europeo con diverse Risoluzioni a partire dal 2003 ha indicato la lotta al cancro della mammella come una delle priorità di politica sanitaria degli stati membri che hanno l’obbligo di definire e realizzare entro il 2016, nei propri territori nazionali, reti di Senologia secondo il modello delle Breast Unit.
In Italia il tumore della mammella costituisce la prima causa di morte nella fascia di età compresa tra i 35-50 anni. Dall’analisi dei dati dei registri tumori italiani per l’anno 2012 si stima che in Italia vengano diagnosticati circa 46.000 nuovi casi/anno di carcinoma e che i decessi relativi all’anno 2012 siano stati circa 13.000, rappresentando la principale causa di morte per tumori nella donna.
I dati epidemiologici dimostrano come, sebbene dagli inizi degli anni ‘90 ad oggi si sia assistito ad una graduale diminuzione della mortalità, l’incidenza e la prevalenza di questa patologia siano in aumento per l’identificazione precoce dei tumori e per l’aumento della durata della vita.
È dimostrato che un approccio multidisciplinare aumenta le probabilità di sopravvivenza e la qualità della vita della paziente affetta da carcinoma della mammella attraverso l’attivazione di percorsi dedicati che la prendano in carico totalmente dalla fase diagnostica, alla fase terapeutica e alla fase riabilitativa. I Centri di Senologia devono inoltre farsi carico della prevenzione, dei percorsi genetici-familiari, integrandosi con le strutture territoriali compresi gli Hospice e l’assistenza domiciliare.
La presenza di una rete delle unità di Senologia secondo il modello delle Breast Unit mette al servizio della donna competenze specifiche, tecnologie avanzate,
terapie innovative in una logica di sistema integrato altamente specialistico, territoriale, in grado di valorizzare ed utilizzare le risorse esistenti.
Il 18 Dicembre 2014 La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha sancito intesa tra Governo, Regioni e Province Autonome sul documento “ Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei Centri di Senologia”. Le Regioni e le Province Autonome si sono impegnate a recepire le Linee Guida, per la creazione di Centri di Senologia sul proprio territorio regionale con il coordinamento del Ministero della Salute, con la partecipazione di esperti e della Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari Regionali.
Il convegno ”Breast Unit: il 2016 è alle porte”, Milano 19-20 Giugno 2015, sarà l’occasione per conoscere, da un lato, le esperienze dei Percorsi Senologici Internazionali e dall’altro monitorare e verificare lo stato dei lavori Regionali nel realizzare quanto sancito nel Documento Nazionale italiano, ottemperando inoltre alle Risoluzioni Europee.
Il Convegno sarà la sede competente per iniziare a discutere della sostenibilità dei costi dell’intero Percorso Senologico, dello stato dell’arte della ricerca clinica nei Centri di Senologia, della formazione degli specialisti senologi dedicati e della comunicazione medico-paziente con particolare attenzione al ruolo fondamentale delle associazioni femminili di volontariato e dei mass-media.